Mutuo per anziani: fino a che età massima danno il mutuo?

Consigli e suggerimenti per mutuo casa ad anziani

Disporre di una casa di proprietà è un’esigenza che accomuna tutte le età. Da giovani, questo può significare indipendenza e la possibilità di iniziare a formare una famiglia col partner scelto. Da anziani, un tetto di proprietà significa anche la tranquillità di una residenza propria, senza il rischio di dover traslocare a fine contratto di affitto. Esigenze comuni possono scontrarsi con possibilità distinte. Non è detto che i giovani abbiano più possibilità, ma è altrettanto vero che l’età avanzata comporta alcune attenzioni e limiti che è importante conoscere. Esiste un limite di età per il mutuo casa?In questo articolo illustriamo l’età massima per la quale è possibile ottenere un mutuo per l’acquisto di una casa e cosa questo comporti per gli anziani.

Non aspettare altro tempo: scopri quale banca è disposta a concederti il mutuo inserendo la tua età e scaricando un preventivo gratuito DA QUI.

Mutuo per anziani: fino a che età danno il mutuo?

Di norma, esiste un limite di età per la quale gli istituti di credito sono disposti a concedere un mutuo per anziani. Sul mercato si possono trovare offerte di mutuo rivolte a persone con un’età massima attorno ai settanta o ottant’anni.

Dal punto di vista delle banche, questo limite è stabilito per garantire che le somme concesse siano regolarmente restituite secondo quanto stabilito dal piano di ammortamento. Sempre di norma, questo piano di ammortamento può avere una durata compresa tra i dieci e i quaranta anni, con le opzioni più diffuse comprese tra i venti e trent’anni.

Un mutuo è dunque un contratto a durata decisamente lunga, nel cui arco temporale si possono verificare diversi eventi avversi contro i quali il prestatore ha interesse a tutelarsi. Per questo, il mutuo per anziani può essere concesso o meno dagli istituti del credito. Nel caso dei giovani mutuatari, una delle principali cause di inadempienza può essere la perdita di lavoro e dei redditi ad esso connessi. Per questo, il contratto di mutuo potrebbe prevedere una certa flessibilità sulle rate, con la possibilità di posticiparne qualcuna; l’istituto di credito può eventualmente richiedere che venga sottoscritta una polizza assicurativa che sopperisca temporaneamente al problema. In ultima istanza, il contratto verrebbe rescisso, con il pignoramento dell’immobile da parte dell’istituto mutuante.

Per i mutuatari più anziani le condizioni possono essere alquanto differenti. Sempre in generale, questi possono non essere più professionalmente attivi: se, da un lato, i redditi da pensione potrebbero essere inferiori rispetto a quelli da lavoro; dall’altro, questi potrebbero avere il vantaggio di essere più regolari e prevedibili. L’altro grande tema riguarda le condizioni di salute degli anziani mutuatari e della loro aspettativa di vita.

mutuo per anziani

L’età massima per mutuo casa non è l’unico ostacolo

L’età del richiedente non è l’unico ostacolo al momento della richiesta: più importante è l’età al momento previsto per l’estinzione del mutuo. Come detto, un piano di ammortamento può variare molto nella sua durata. Il ragionamento allora dovrebbe essere capovolto. La questione più importante non è dunque l’età massima per un mutuo casa da richiedere, quanto piuttosto l’età in cui il debito verrebbe interamente ripagato.

Un ragionamento rapido può essere così svolto: ipotizzata l’aspettativa media di vita attorno agli 82 anni, a ritroso si potrebbe associare la durata del mutuo con l’età massima a cui si può sperare di ripagarlo. Ad esempio, fermo restando tutte le altre condizioni, un mutuo di dieci anni potrebbe essere richiesto fino ad un’età di 72 anni, mentre un mutuo ventennale potrebbe essere richiesto al massimo attorno ai sessant’anni e così via. Naturalmente, questo è un discorso di massima. La decisione di concedere il mutuo può essere influenzata dalle condizioni di salute del richiedente, dal suo stato patrimoniale come dalla sua condizione lavorativa, ecc. È allora possibile che i limiti sopra illustrati siano ulteriormente ridotti e che, per ottenere un mutuo trentennale, i quaranta / cinquanta anni siano un’età limite oltre il quale le chances di vedere la propria richiesta accettata si riducano sensibilmente.

Più di tutto poi, pesano le scelte commerciali dei singoli istituti e le condizioni di mercato in generale, come puoi vedere tu stesso dando un’occhiata alle offerte attuali per un mutuo anziani. Alcuni istituti possono considerare che, se concedere un singolo mutuo a una persona anziana sia un evento aleatorio, concentrarsi su questa nicchia di mercato potrebbe permettere di fare previsioni più affidabili sull’intero comparto, nella stessa logica che guida le scelte delle assicurazioni.

Mutuo anziani: requisiti per ottenerlo

Come detto, la preoccupazione principale dell’istituto di credito è quello della sicurezza dell’estinzione del mutuo anziani. L’istituto potrebbe porre come condizione per la concessione del mutuo che il richiedente stipuli un’assicurazione sulla vita. In caso di malattia grave o decesso, i premi pagati per l’assicurazione darebbero diritto al pagamento di un rimborso che permetterebbe di seguitare a onorare il mutuo contratto. Dunque, come nel caso delle assicurazioni sulla casa, che coprono scoppio e incendio, il beneficiario ultimo dell’assicurazione sarebbe l’istituto di credito.

mutuo anziani limite massimo eta

Un’altra caratteristica dei mutui concessi agli anziani è che questi potrebbero rivelarsi più onerosi, in termini di tassi di interesse applicati. La motivazione è presto detta. Gli istituti di credito prezzano il rischio delle operazioni finanziarie e lo applicano al compenso richiesto tramite gli interessi. Il ragionamento di fondo è semplice: quanto più una somma prestata è a rischio, quanto più questo rischio dovrà essere remunerato. In mancanza di questo surplus, l’incentivo è quello di concentrarsi sui mutui più affidabili e tralasciare tutti gli altri. Questa regola, pur nella sua logica, rischia di lasciare alcune categorie di richiedenti senza possibilità concrete di ottenere un finanziamento, nel caso lo spread applicato fosse eccessivo, soprattutto in uno scenario di tassi crescenti: peggio ancora, aumentare oltremodo lo spread applicato potrebbe esso stesso causare la futura inadempienza contrattuale, se le rate risultassero insostenibili. Come detto, l’età avanzata è solo uno dei fattori di rischio percepiti dall’istituto di credito e potrebbe darsi il caso che il tasso applicato agli anziani non sia il più alto tra tutte le altre categorie di richiedenti.

Infine, potrebbe essere utile o necessario disporre di un soggetto terzo che faccia da garante del mutuo contratto. Come nel caso più comune dei mutui richiesti da giovani coppie, un parente che garantisse con parte del proprio patrimonio l’eventuale inadempienza del mutuatario potrebbe rendere più facile la concessione da parte dell’istituto di credito. Nel caso dei mutui richiesti da persone anziane è probabile che il parente in questione sia più giovane: un figlio o un nipote potrebbe prestare le garanzie necessarie per l’operazione.

Mutuo per anziani: i vantaggi dell’età

Va aggiunto anche un possibile vantaggio della maggiore età. Sempre come discorso in generale, i non giovani hanno avuto più tempo per accumulare risparmi, tanto da attività lavorative quanto con una oculata gestione del proprio patrimonio. Questo potrebbe risultare in una maggiore disponibilità di risorse per l’acquisto di un immobile.

Nel caso tipico, una giovane coppia potrebbe faticare per disporre di una quota iniziale per l’acquisto della casa desiderata: nella pressoché totalità dei casi, gli istituti di credito arrivano a concedere mutui fino all’80 percento del valore dell’immobile (Loan to value. Ltv), con il restante 20 percento a carico dell’acquirente. Non è infrequente che questa quota provenga, in tutto o in parte, dai genitori della coppia.

Al contrario, nel caso di un singolo o una coppia di anziani, se le loro vicissitudini e le condizioni di salute sono state favorevoli, la quota che potrebbero sborsare prima di chiedere il mutuo potrebbe essere anche molto superiore. Può allora darsi il caso che, a fronte di un mutuo di minore entità, un piano di ammortamento breve non arrivi a generare rate mensili così alte da non essere sopportabili. Vieppiù che, quanto più ridotta è la durata del mutuo, tanto più piccola sarà la quota totale degli interessi pagata, col risultato che, nel complesso il mutuo risulterà meno oneroso. Per fortuna, l’età porta anche qualche vantaggio col suo crescere.

Un altro vantaggio, non indifferente, è che persone anziane possono vantare una storia creditizia più lunga. L’istituto di credito ha in questo modo maggiori informazioni sull’affidabilità del soggetto richiedente. Pertanto, vale la pena provare a richiedere un mutuo anziani: scopri quale banca è disposta a concedertelo oggi con un preventivo gratis. 

Mutuo per anziani: quali soluzioni alternative

Una soluzione alternativa alla semplice richiesta di un mutuo potrebbe essere quella del Prestito Vitalizio Ipotecario. Questa forma di finanziamento è più adatta alle persone di età avanzata, che siano già proprietari di una casa: la somma ricevuta permette di mantenere l’immobile o riacquisire un tenore di vita consono, e somma ottenuta è proporzionale all’età del richiedente: una minore aspettativa di vita comporta una minore attesa da parte dell’Istituto di credito per riottenere il finanziamento concesso.

Questo è un contratto di finanziamento a lungo termine con capitalizzazione annuale degli interessi, alla quale farà eventualmente seguito una compravendita. L’Istituto di credito è tutelato dall’iscrizione di un’ipoteca di primo grado sull’immobile. Se alla fine del periodo non sarà possibile restituire i fondi, l’istituto di credito potrà ottenere l’immobile su cui è apposta l’ipoteca. Quello che viene conferito è il diritto reale di garanzia, rappresentato dall’ipoteca sull’immobile, e non il diritto reale di proprietà.

A grandi linee, il valore del Prestito Vitalizio Ipotecario finanziato può arrivare al 15% del valore dell’immobile, nel caso in cui il richiedente abbia poco più di sessant’anni. Questo valore può arrivare al 20% se il richiedente abbia ottant’anni e arrivare fin al 40% in caso di un richiedente novantenne. Quindi, nel caso di un’immobile di 200 mila euro si parla di cifre che vanno dai 30 agli 80 mila euro.

Un’altra possibilità è quella del mutuo per i pensionati Inps. Questo è un tipo di finanziamento a tasso agevolato rivolto esclusivamente ai pensionati della Gestione Unitaria da almeno tre anni che ha una struttura simile a quello della cessione del quinto. Nel dettaglio, il mutuo, che può avere una durata massima di dieci anni, verrà ripagato con la cessione del quinto della pensione. Grazie alle convenzioni Inps, i tassi di interesse sono più sopportabili rispetto a quelli sul mercato.


Eccoci al termine dell’articolo dedicato al mutuo per anziani. Anche gli anziani possono sperare di ottenere un mutuo dagli istituti di credito. Esiste una età massimo per il mutuo casa? Qual è il limite di età per un mutuo casa? Come abbiamo visto, la verità è che alle banche interessa di più l’età prevista per l’estinzione del mutuo; quindi, al momento di considerare la richiesta è necessario considerare la somma dell’età alla quale è effettuata la richiesta e la durata stessa del mutuo. A favore dei richiedenti più anziani vi è l’eventuale maggiore risparmio accumulato, come anche la più lunga storia creditizia, che potrebbero meglio disporre l’istituto di credito verso il finanziamento. A svantaggio della maggiore età possono esserci una minore disponibilità economica mensile e l’alea di una salute che potrebbe rapidamente deteriorarsi.

Condividi questo articolo:

Mutuo per anziani: fino a che età massima danno il mutuo?