Mutui giovani Recovery Plan 100% con garanzia statale: come funziona?
Tutto quello che c’è da sapere per il mutuo under 36 del Recovery Plan
Se ne parla ormai da giorni e il Next Generation Eu è sempre più vicino, ma cosa sono questi mutui under 36 del Recovery Plan? Da mesi, infatti, non si parla d’altro che dei fondi stanziati dall’Europa per far ripartire il Paese, e dopo lunghi ed estenuanti sacrifici la prova finale è arrivata. Nel 2021 è stato approvato alla Camera il nuovo decreto Sostegni Bis.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva presentato alle Camere il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Mutuo giovani, in questo contesto, sarebbe la parte del decreto che mirerebbe alla costituzione di quel welfare italiano fin qui decantato, a partire dall’attuazione del Recovery Plan. Mutui prima casa 100% è l’ipotesi stata lungo sul tavolo del governo, quale strumento che avrebbe consentito ai giovani di riscattarsi non solo dalla pandemia, ma anche dalla crisi che dal 2008 imperversa sul sistema economico italiano. I giovani, infatti, sono una delle categorie più colpite dalla crisi economica e sanitaria, e senza un intervento efficiente e tempestivo si rischia di compromettere il loro futuro.
Il problema sul quale è stato necessario l’intervento del governo sembra chiaro: i giovani non riescono ad ottenere i mutui perché le banche necessitano di sempre maggiori garanzie. Pertanto, mutui senza anticipo e coperti dallo Stato al 100% eliminerebbero il problema della garanzia e ogni scusa alle banche per negare il finanziamento ai giovani.
Stando all’ultima conferenza stampa, il decreto Sostegni bis sarebbe pronto a dare ampio spazio alle ultime generazioni con “aiuto ai giovani”, la parte del decreto a loro rivolta per facilitarli a comprare casa e raggiungere finalmente quella sicurezza che, per dirla con le parole del premier, manca oggi. Una grande novità si preannuncia nel mondo dei mutui e dei finanziamenti, e che potrebbe significare l’inizio di quel futuro per molti dei nostri giovani lettori, a partire dall’acquisto della prima casa. Dunque, restando in costante aggiornamento con le novità, andiamo a scoprire tutte le informazioni su Draghi e il mutuo giovani previsto col Recovery Fund.
Attenzione: è passato un po’ di tempo dal Ricovery Plan: per non perderti le novità, visita il nostro articolo aggiornato sui mutui under 36.
Mutui under 36 garanzia statale e senza anticipo: come funziona?
“Per mettere i nostri giovani nella condizione di formare una famiglia, dobbiamo rispondere a tre loro richieste: un welfare adeguato, una casa e un lavoro sicuro. Oltre al piano agli asili nido, di cui ho già parlato, i giovani beneficiano dalle misure per le infrastrutture sociali e le case popolari. E in un prossimo decreto, di imminente approvazione, sono previste altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa e in particolare, oltre a significative agevolazioni fiscali, per ridurre l’anticipo, che bisogna pagare sul mutuo, grazie all’introduzione di una garanzia statale appositamente rivolta ai giovani”.
Con queste parole, Mario Draghi aveva presentato alla Camera il Recovery Plan sui mutui prima casa, argomento fino a ieri in fase di elaborazione sul tavolo di governo e che da tempo è ormai sotto i riflettori di tutta la comunità nazionale. Il motivo è presto detto: se la manovra si fosse attuata, i giovani avrebbero avuto finalmente la possibilità di ottenere il mutuo dalle banche con la copertura statale al 100%.
La notizia è che il decreto Sostegni Bis è stato rilanciato con la Legge di Bilancio 2022. Dunque, la riforma del fisco sui mutui giovani prima casa, che si estende a tutte le domande di mutuo presentate dall’entrata in vigore fino al 31 dicembre 2023, conferma le seguenti regole:
- garanzia dello Stato sull’80% della quota capitale per ISEE non superiore a 40 mila euro;
- tassi d’interesse calmierati;
- imposte di bollo, registro, ipotecaria e catastale cancellate per acquisto, costruzione e ristrutturazione per immobili ad uso abitativo.
Il Pnrr mutuo giovani ha comportato una svolta per il settore finanziario e soprattutto per la vita delle ultime generazioni che vivono nel nostro Paese. Poter contare su una garanzia statale al cento per cento, così come si era ipotizzato, significava una maggiore assicurazione. Ma anche una copertura all’80 per cento, garantita dallo Stato ed esente dalle tassazioni, è un buon incentivo per i giovani ad acquistare casa. L’anticipo iniziale del mutuo, infatti, è uno degli ostacoli che molti giovani precari non riescono a sormontare, nonostante non sia l’unico. Se si pensa alla crisi che dal 2008 imperversa sull’economia e che ha costretto gli istituti del credito ad aumentare le garanzie per erogare mutui e finanziamenti, è facile dedurre che per i giovani è praticamente impossibile ottenere prestiti. Questo perché, purtroppo, le condizioni lavorative non garantiscono a sufficienza il rimborso, dal momento che molti giovani sono lavoratori con contratti atipici, e dunque insufficienti per le esigenze delle banche.
È questo il punto nevralgico a cui avevano puntato le recenti manovre dei mutui under 36 a garanzia statale: dare la possibilità ai giovani di ottenere un mutuo finanziato all’80 del valore immobile dalla banca, con la copertura dello Stato a fare da garanzia. Nel nostro sistema economico esiste già questa garanzia statale. Si tratta infatti del fondo Consap che copre al 50% mutui fino a 250.000 euro a soggetti considerati “prioritari”. Quale sarebbe la differenza tra il mutuo in convenzione Consap e il mutuo under 36?
Sostanzialmente che una parte del fondo è rivolta in via esclusiva ai giovani con target esteso agli under 36, come espresso nella bozza del decreto. Già, sebbene si parlava di under 35 (come previsto nella consueta normativa Consap), il governo ha alzato l’asticella consentendo l’accesso a queste agevolazioni per tutti coloro che non hanno compiuto il loro 36esimo anno d’età.
Recovery Plan mutui prima casa: come e quando si potranno richiedere?
Dopo una lunga attesa, l’ipotesi sul tavolo del governo è stata approvata e avrà luogo il rifinanziamento del Fondo di garanzia prevista dal decreto Sostegni bis. Il Pnrr mutuo giovani 100% previsto dall’ipotesi ha subito delle variazioni, ma comunque ha avuto un significativo stanziamento. Infatti, il D.L. Sostegni bis passato ieri vale 40 mld, di cui 17 andranno ad imprese e professioni, 9 miliardi alle imprese per aiuti sul credito e 4 a lavoratori e fasce in difficoltà. Con questa ripartizione, i mutui giovani di Draghi arrivano a garantire una copertura statale dell’80%, e non 100% come previsto nell’ipotesi precedente. Ma come richiedere i mutui giovani del Recovery Plan?
Come si legge dall’ultima Legge di Bilancio 2022, i giovani “che non hanno compiuto trentasei anni di età” possono presentare la domanda a decorrere dall’entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2023. Per farlo, è necessario presentare la domanda per il fondo di garanzia in banca, durante la richiesta di mutuo.
Recovery Plan mutui: requisiti
L’accesso al Fondo di garanzia statale è gestito dal Consap e, ad oggi, funziona sulla base di alcuni criteri che stabiliscono la priorità tra i richiedenti. Per lo Stato, infatti, la garanzia spetterebbe di diritto alle categorie considerate più deboli da un punto di vista fiscale. Giovani under 36, dunque; ma anche giovani coppie con almeno uno dei componenti pari o sotto ai trentacinque anni, famiglie monogenitoriali con figli a carico e anche conduttori di case popolari.
Con il Recovery Plan, parte del Fondo garanzia sarebbe destinato esclusivamente agli under 36, così da costituire uno strumento che sia solo per i giovani. Infatti, come è stato osservato, capita che spesso il Fondo sia ottenuto anche da altri soggetti “meno svantaggiati”. Di conseguenza, le risorse economiche, che potrebbero fornire ai giovani l’opportunità di ottenere casa, tendono a disperdersi in contratti di mutuo comunque erogabili, anche senza la garanzia statale.
È qui che si preannuncia la novità del Recovery Fund sui mutui e che determina il requisito essenziale: fare in modo che una parte del fondo diventi solo per i giovani e che non sia uno strumento accessorio per dare garanzie aggiuntive a chi già ne possiede. Circoscrivere i destinatari del fondo ai soli under 36 segnerebbe una svolta non indifferente, dal momento che la lista dei richiedenti si aprirebbe ai soli giovani. Attualmente, il Fondo Consap offre copertura al 50% su mutui:
- dell’importo massimo di 250 mila euro;
- finalizzati all’acquisto della prima casa;
- finalizzati ad acquisto, costruzione e ristrutturazione di un immobile da adibire a prima abitazione;
- per un immobile che non rientra in categoria “di lusso” A1, A8 e A9.
I nuovi requisiti previsti dal decreto Sostegni bis per richiedere il mutuo giovani sono:
- non aver compiuto 36 anni di età;
- avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro.
Noi di simulatorimutuo salutiamo qui i nostri lettori, invitandoli a restare aggiornati sui mutui under 36 Recovery Plan di Mario Draghi. Da qui alla prossima settimana, infatti, potrebbero esserci delle novità che avremo piacere di condividere con voi. Per tutto il resto, restiamo come sempre a disposizione dei nostri utenti, che possono contattarci per maggiori info. A presto!
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