General contractor ecobonus 110: cos’è e di cosa si occupa
Cos’è il general contractor nel superbonus 110? Il funzionamento della cessione del credito
Nel 2023 l’Ecobonus ha subito alcune modifiche, la più importante di queste riguarda l’importo totale del bonus: da inizio anno, lo sgravio fiscale è stato ridotto dal 110 percento al 90 percento, mentre, dal 17 febbraio è stata abrogata la facoltà di ricorrere alla cessione del credito o di ottenere lo sconto in fattura.
Con l’introduzione dell’Ecobonus 110, la ristrutturazione edilizia ha visto un incremento significativo di interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L’Ecobonus 110 prevedeva uno sconto fiscale del 110 percento sui costi sostenuti per la riqualificazione energetica degli edifici, compresi quelli per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo energetico.
Pur con queste modifiche, la figura del General Contractor mantiene un certo rilievo, data la sua funzione di coordinamento dei lavori. In questo contesto, il General Contractor Ecobonus si presenta come una figura professionale in grado di semplificare la gestione di un progetto complesso e garantire il rispetto dei requisiti richiesti per ottenere il bonus fiscale.
Cos’è il General Contractor Ecobonus 110?
Il General Contractor Ecobonus 110 o General Contractor è una figura professionale a cui è affidato il compito di coordinare l’esecuzione dei progetti edili come quelli di riqualificazione energetica degli edifici. Il ruolo di General Contractor può essere svolto da un’impresa o un professionista che si assume la responsabilità di gestire e coordinare tutte le attività necessarie per portare a termine il progetto di riqualificazione, dall’analisi energetica alla progettazione, dall’acquisto dei materiali all’installazione degli impianti.
Il ricorso alla figura del General Contractor offre un approccio “chiavi in mano” alla riqualificazione energetica: questa figura si occupa di tutto, garantendo al committente un servizio completo e personalizzato, che tiene conto delle sue esigenze e del budget a disposizione. Per i lavori di ristrutturazione idonei ad ottenere l’incentivo Ecobonus 110 percento, il valore aggiunto del servizio di un General Contractor è anche quello di sbrigare le complesse procedure burocratiche, grazie ad una conoscenza approfondita delle normative e delle procedure amministrative necessarie per ottenere il bonus fiscale. Ciò significa che il General Contractor Ecobonus 110 può supportare il committente nella compilazione delle pratiche necessarie per ottenere il bonus e garantire la corretta applicazione delle norme previste dalla legge.
Vantaggi di affidarsi a un General Contractor Ecobonus 110
Affidarsi a un General Contractor per l’Ecobonus presenta alcuni vantaggi per il committente, tra cui:
- La semplificazione del processo di riqualificazione energetica
- Il risparmio sui tempi operativi
- Un’eventuale riduzione dei costi
- Maggiori garanzie di qualità esecutiva
- Il supporto nella gestione delle pratiche amministrative
Grazie all’approccio “chiavi in mano” del General Contractor, il committente non deve preoccuparsi di gestire tutte le fasi del progetto, ma può affidarsi a un unico interlocutore che si occupa di tutto, dallo studio di fattibilità alla consegna dell’opera.
Gestire un progetto di riqualificazione energetica richiede tempo e competenze specifiche. Il supporto di un General Contractor permette di affidare la gestione a una figura specializzata, che si faccia carico della gestione, senza che il cliente, sia esso un singolo proprietario o un gruppo di condomini, debba intervenire direttamente nella supervisione dei lavori.
Un General Contractor può negoziare prezzi vantaggiosi per l’acquisto dei materiali e degli impianti, grazie alla sua esperienza e alle relazioni con i fornitori. Inoltre, può garantire un risparmio sui costi di gestione del cantiere, evitando sovrapposizioni di attività e ottimizzando i tempi di lavoro. Resta inteso che di questo risparmio di costi, il cliente deve poterne beneficiare.
Grazie alla propria esperienza, il General Contractor ha le competenze per selezionare i professionisti più adeguati del settore per l’installazione degli impianti e la realizzazione dell’opera. Egli, inoltre, garantisce la corretta applicazione delle norme e delle procedure previste dalla legge, assicurando la qualità del lavoro svolto.
In ultimo, il General Contractor ha una conoscenza approfondita delle norme e delle procedure amministrative necessarie per ottenere il bonus fiscale previsto dall’Ecobonus. Grazie alla sua esperienza, può supportare il committente nella compilazione delle pratiche e garantire la corretta applicazione delle norme previste dalla legge. Questa conoscenza si rivela soprattutto importante in seguito alle modifiche apportate all’Ecobonus.
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Le fasi operative dell’Ecobonus
Per ottenere l’Ecobonus 110, il proprietario dell’immobile deve seguire alcune fasi operative, che possono variare a seconda della tipologia di intervento e delle condizioni specifiche dell’edificio.
In primo luogo, è necessario operare una valutazione energetica dell’edificio che permetta di individuare i lavori necessari per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile e di definire il costo degli interventi. Quindi, il proprietario deve decidere se rivolgersi a un General Contractor Ecobonus: questi deve essere specializzato nella gestione dei lavori contemplati negli sgravi fiscali per l’Ecobonus.
Ricevuto l’incarico, il General Contractor si occupa della progettazione e dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione energetica dell’immobile, garantendo il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa e la massima efficienza energetica dell’edificio. Al termine di questi lavori, il General Contractor fornisce al proprietario dell’immobile la certificazione dei lavori effettuati e la documentazione necessaria per la richiesta del bonus fiscale.
Con questa documentazione, il proprietario dell’immobile può presentare la richiesta del bonus fiscale all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello specifico e la documentazione fornita dal General Contractor.
Il funzionamento della cessione del credito
Uno dei vantaggi più interessanti dell’Ecobonus era la possibilità di cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, come banche, istituti finanziari, imprese, cooperative edili e società di leasing. Questo meccanismo, previsto dal Decreto Rilancio, consentiva ai soggetti che effettuano gli interventi di riqualificazione energetica di ottenere subito il valore dell’Ecobonus, senza dover attendere la restituzione in sede di dichiarazione dei redditi.
Il funzionamento della cessione del credito prevedeva che il proprietario dell’immobile, cedesse il proprio credito d’imposta al General Contractor o ad altre società specializzate. In cambio, il General Contractor o la società acquirente avrebbero anticipato il valore del credito d’imposta, erogando una somma di denaro al contribuente.
Il General Contractor o la società acquirente diventavano quindi i titolari del credito d’imposta e potevano utilizzarlo per pagare le proprie imposte o cederlo a terzi. In questo modo, il contribuente aveva la facoltà di ottenere subito il valore dell’Ecobonus, senza dover attendere la restituzione in sede di dichiarazione dei redditi.
La cessione del credito d’imposta non era obbligatoria e il contribuente poteva decidere di utilizzare il credito d’imposta in compensazione fiscale, ovvero di utilizzarlo per pagare le proprie imposte. Tuttavia, almeno per il momento, il governo ha abrogato la cessione del credito per gli Ecobonus.
Ecobonus 110 percento: niente più cessione
Fino al 16 febbraio, il proprietario poteva beneficiare dell’Ecobonus in tre modalità differenti:
- Lo sgravio fiscale nella dichiarazione dei redditi
- La cessione del credito
- Lo sconto in fattura
Il Decreto-legge n° 11 del 16 febbraio 2023 ha escluso le ultime due opzioni.
In particolare, lo sgravio fiscale permetteva al proprietario di beneficiare di una detrazione del 110 percento sulla dichiarazione dei redditi, da ripartirsi in cinque anni fiscali. Le cifre ammesse al calcolo della detrazione dovevano rispettare dei massimali previsti per tipologia di spesa. Ad esempio, gli interventi di coibentazione potevano arrivare a un massimo di 50 mila euro per gli edifici unifamiliari o a 30 mila euro per i condomini composti da più di otto unità immobiliari; stesso criterio per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione, che poteva essere detratto fino a 30 mila euro nel primo caso e fino a 15 mila euro nel secondo.
In alternativa allo sgravio fiscale, il proprietario poteva optare per la cessione del credito fiscale. Questo poteva essere ceduto ad un istituto di credito o alla società che eseguiva i lavori. Nel primo caso, il proprietario otteneva dalla banca la liquidità necessaria per pagare l’impresa, scontata di una percentuale di commissione. Nel secondo caso, il proprietario poteva ottenere uno sconto sulla fattura presentata dalla ditta che si occupa dell’esecuzione dei lavori. Questo sconto era di importo pari alle detrazioni fiscali, delle quali avrebbe beneficiato la ditta cessionaria del credito.
Da inizio 2023, le detrazioni fiscali dell’Ecobonus sono state ridotte al 90 percento della spesa per l’efficientamento energetico. Oltre alla riduzione del totale delle detrazioni fiscali ammesse, dal 17 febbraio 2023 è stata eliminata la possibilità di ricorrere alla cessione del credito fiscale o di ottenere lo sconto in fattura. Questa modifica comporta la sola possibilità di riportare a detrazione dei redditi gli importi effettivamente pagati dal proprietario.
La modifica coinvolge tutti quei proprietari che alla data del 17 febbraio non avessero già provveduto a deliberare l’avvio dei lavori e a presentare l’apposita Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, che indica i lavori da realizzare, allo Sportello Unico per l’Edilizia.
Il General Contractor o general contractors 110 è la figura di riferimento per la gestione e il coordinamento dei lavori edili utili ad ottenere gli incentivi dell’Ecobonus. Questo soggetto ha il compito di fungere da interfaccia tra i proprietari, gli eventuali amministratori di condominio, e le ditte che eseguono materialmente i lavori. Il ruolo di General Contractor può essere effettivamente svolto da un soggetto terzo, che sia un professionista abilitato, o direttamente da una di queste ditte che lavorano nel cantiere.
Il lavoro del General Contractor Ecobonus 110 richiede che questi abbia competenze edili e di supervisione dei lavori quanto burocratiche e fiscali, dovendo preparare tutta la documentazione propedeutica all’ottenimento dei contributi fiscali, in particolare l’Ecobonus.
Questo sgravio fiscale ha recentemente subito una doppia modifica. In primo luogo, è stato ridotto il totale della detrazione ammessa, ridotto dal 110 percento al 90 percento: questo comporta che, da ora in poi, il beneficio fiscale sarà inferiore allo sforzo economico sostenuto per ottenere l’efficientamento energetico. In secondo luogo, con il Decreto-legge n° 11 del 16 febbraio 2023 è stata esclusa la facoltà di cedere il credito fiscale da parte dei proprietari degli immobili: questi cioè non potranno più rivolgersi agli istituti di credito per ottenere liquidità in cambio della cessione del credito fiscale, né uno sconto in fattura qualora la cessione sia a beneficio della ditta appaltante.
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