Euribor 3 mesi: tasso, storico e previsioni
Come avere previsioni e storico del tasso euribor 3 mesi?
Chiunque abbia mai richiesto un prestito o un mutuo ha avuto modo di comprendere l’importanza dell’Euribor 3 mesi, uno dei principali tassi di riferimento per l’erogazione di un finanziamento. Questo tasso rappresenta il costo del denaro che le banche devono corrispondere per finanziarsi presso altre banche ed è a sua volta preso come riferimento per le politiche commerciali presso i clienti. Data la sua importanza, è bene avere un’idea della sua composizione e dei fattori che animano l’evoluzione del tasso Euribor 3 mesi.
Cos’è l’Euribor 3 mesi?
L’Euribor è una media ponderata dei tassi interbancari nell’eurozona: la sua misurazione serve per avere un valore di sintesi del prezzo a cui le principali banche europee si prestano tra loro i capitali nel mercato monetario. Il panel di riferimento è composto dai principali istituti di credito che operano nel mercato interbancario.
In questo mercato, le banche che si trovano in momentaneo eccesso di liquidità possono prestarla a quelle che la necessitano per eventuali carenze. Dopo l’introduzione dell’euro, il mercato interbancario ha coinvolto le banche dell’intera area valutaria.
Ci sono otto diversi tassi Euribor, ciascuno riferito a una precisa durata del prestito interbancario. Nel dettaglio, si contano:
- L’Euribor a una settimana
- L’Euribor a due settimane
- L’Euribor a un mese
- L’Euribor a tre mesi
- L’Euribor a sei mesi
- L’Euribor a nove mesi
- L’Euribor a dodici mesi
A cosa serve il tasso Euribor 3 mesi
L’Euribor (European Interbank Offered Rate) è uno dei principali tassi di interesse di riferimento utilizzati nel mercato finanziario europeo. Il tasso Euribor 3 mesi viene utilizzato come base per il calcolo dei tassi di interesse di molti prodotti finanziari, come prestiti, mutui e obbligazioni. Tra le diverse scadenze, quella a tre mesi è una delle più importanti assieme a quella a sei mesi in quanto una quota considerevole di offerte di mutui e prestiti è calcolata su queste scadenze. Nei prospetti informativi sui mutui, è facile trovare la formula di calcolo così espressa:
tasso applicato = Euribor a tre mesi + Spread
dove lo Spread è il margine che ciascuna banca decide di applicare in funzione delle sue scelte commerciali e del margine di guadagno che conta di ottenere dal prestito.
Come si calcola l’Euribor 3 mesi
La società inglese Global Rate Set Systems Ltd, che opera su incarico dell’European Money Markets Institute (EMMI), si occupa di calcolare periodicamente l’Euribor. Il dato sull’Euribor è comunicato dall’European Money Markets Institute ogni giorno alle 11, ora dell’Europa Centrale.
Il calcolo in sé è piuttosto semplice. Nella formula sono raccolte le indicazioni sul tasso di prestito interbancario applicato dalle maggiori banche per capitalizzazione di mercato dell’eurozona alle 10:45 del giorno precedente. Da questi dati vengono esclusi i valori estremi, in ragione del 15 percento dei tassi più alti e di quelli più bassi. La media è calcolata sul gruppo dei tassi rimasti.
Il requisito della maggiore capitalizzazione di mercato comporta che il gruppo di banche da cui originano i dati sui tassi applicati possa adattarsi di continuo. In questo modo è migliorata la capacità dell’Euribor di sintetizzare le condizioni del mercato interbancario e di considerare quei soggetti che sono più in grado di avere effetto nell’incontro tra domanda e offerta del tasso di interesse.
Attualmente, il panel è composto da diciannove banche europee, tra cui le italiane Intesa San Paolo e UniCredit. La Francia è il Paese europeo più rappresentato, con cinque diversi Istituti di Credito, seguita dalla Spagna, con quattro; Germania e Italia contano due banche, mentre solo un Istituto è contato per Paesi come Belgio, Olanda e Lussemburgo o Portogallo e Austria. Anche se fuori dall’area Euro, la britannica Barclays è parte del gruppo.
Euribor 3 mesi storico: dati ed eventi
Le prime pubblicazioni dell’Euribor risalgono al gennaio del 1999. Da allora, le sue misurazioni sono raccolte nelle serie storiche. Per una maggiore comodità di analisi, i dati sono anche impiegati per tracciare dei grafici di diverse durate. Il grafico che registra l’intera evoluzione del tasso Euribor 3 mesi storico permette di trarre alcune importanti considerazioni.
Innanzitutto, se si considera la massima estensione temporale, si può osservare come tutte le scadenze dell’Euribor citate nell’elenco sopra abbiano un comportamento simile: il grafico dell’Euribor a una settimana ha un andamento più spezzato e spigoloso, rispetto4 a quelli via via più smussati dell’Euribor a tre o a nove mesi. Tutti e tre – e quelli delle durate intermedie – seguono comunque un andamento di massima identico, con i valori massimi e minimi situati nello stesso intorno di date e con un simile andamento in crescita o in decrescita negli stessi intervalli temporali.
In quanto tasso di interesse applicato su un prestito, l’Euribor permette anche di avere il polso della fiducia che il sistema bancario dell’eurozona ha nei confronti delle banche: quanto più l’istituto disposto a prestare liquidità teme che la controparte non sia affidabile, tanto più richiederà un tasso di interesse più alto, in una logica simile a quella degli interessi sui prestiti o sui muti alle imprese o alle persone. Per questo è bene prestare attenzione alle fasi di crescita e di decrescita del tasso Euribor: dall’andamento del grafico è possibile riconoscere i più importanti eventi macroeconomici del passato.
I grafici presentano due punti di massimo in cui il tasso Euribor si è avvicinato alla 5 percento, superandola nel caso dell’Euribor a nove mesi: un primo punto, situato nel novembre del 2000 e uno, molto più netto a fine ottobre del 2008.
Questi corrispondono ad eventi negativi come lo scoppio della bolla dot.com, che a inizio del nuovo millennio aveva visto i valori azionari delle prime aziende dell’era di internet scendere dopo anni di ottimismo. Il secondo punto è anch’esso legato allo scoppio di una bolla, quella dei mutui subprime, che dagli Stati Uniti si sarebbe propagata in Europa come crisi del debito dei Paesi periferici.
È interessante notare come dopo questi due picchi, il valore del tasso Euribor sia sceso, anche molto velocemente. Tra le spiegazioni vi sono l’arrivo di periodi di recessione, che contribuirono a far diminuire la richiesta di prestiti interbancari, con l’effetto di far scendere i tassi richiesti, ma anche l’azione delle Banche Centrali, Fed e BCE in primo luogo, per mantenere bassi i tassi di interesse e favorire la ripresa economica.
Il periodo successivo, dalla Crisi del debito greco e dal “Whatever it takes” di Mario Draghi per proteggere l’area euro dalle speculazioni, fino all’attenuarsi della pandemia di Covid del 2022, è caratterizzato da tassi Euribor straordinariamente bassi. Nel biennio 2013 – 2015, l’Euribor a tre mesi è stato prossimo allo zero; nel periodo successivo, fino al termine del 2021, il tasso è stato addirittura negativo. È stato il periodo in cui i tassi applicati ai mutui per l’acquisto di immobili erano vantaggiosi, a tutto beneficio del mercato immobiliare.
L’ultimo periodo racconta una storia diversa sull’Euribor 3 mesi oggi. Dall’inverno 2022, i tassi Euribor hanno mostrato un’impennata sanza pari, con l’Euribor a tre mesi passato dal meno 0,5 percento a oltre il 2,65 percento. Tra i fattori che hanno contribuito a questa esplosione vi è il riemergere dell’inflazione, arrivata a sfiorare il 10 percento a fine 2022, tanto per la ripresa dei consumi e dell’attività economica dopo la pandemia, quanto, soprattutto, per lo scoppio del conflitto in Ucraina, che ha interrotto l’approvvigionamento energetico.
Previsioni tasso Euribor a 3 mesi
Come si può comprendere, è facile interpretare a ritroso il senso dell’evoluzione dell’Euribor alla luce degli eventi storici e macroeconomici. Quello che interessa, a banche, imprese e consumatori, è avere un’idea dell’evoluzione futura che potrebbe avere l’Euribor in quanto, come visto, da questo deriva una buona quota di tipologie di finanziamento.
Ad esempio, chi si appresti a richiedere un mutuo per l’acquisto di un immobile si può trovare di fronte a un dilemma: in un periodo di tassi medi è più conveniente richiedere un finanziamento con un tasso fisso e rassegnarsi a una rata più alta di qualche anno fa, oppure scegliere un tasso variabile, ipotizzando che la risalita sia transitoria e destinata a invertire la crescita? La domanda è tutt’altro che ingenua, se si considera la lunga durata di un mutuo, anche trentennale.
Come detto, le previsioni sul tasso Euribor a 3 mesi sono influenzate da molteplici fattori, come l’andamento dell’economia globale, le politiche monetarie della BCE e le incertezze geopolitiche a livello internazionale.
L’approccio più sensato non è quello di sforzarsi di prevedere un valore o un preciso andamento, quanto piuttosto ragionare per scenari e domandarsi quali possano essere gli eventi che, se verificatisi possano contribuire a far calare o a far crescere il tasso Euribor. A titolo di esempio possiamo provare ad elencarne qualcuno:
- La durata e il livello di estensione dei conflitti
- La ricaduta del mercato energetico sull’inflazione e sui consumi
- L’effetto di questi sulla crescita o sulla recessione economica
- Il tipo di politiche monetarie delle Banche Centrali, BCE e FED in primo luogo
- Il tipo di politiche fiscali dei singoli Paesi dell’area euro
- Il tipo di politiche fiscali delle altre principali economie, quali Stati Uniti e Cina
Questi sono solo alcuni dei possibili fattori elencati tenendo conto che, come la pandemia ha insegnato, talvolta le cause più grandi possono essere del tutto impreviste. Previsioni più accurante, ancorché puntuali, possono essere eseguite solo prendendo in considerazione una gran massa di dati da parte di team di analisti esperti dotati di infrastrutture informatiche di prim’ordine. Queste risorse sono appannaggio dei principali attori economici e finanziari, come banche, fondi di investimento e grandi imprese.
Il modo migliore per conoscere il mutuo ideale è infine quello di affidarsi ad un comparatore, in grado di fornire in tempo reale i mutui più convenienti e di conseguenza permettendo di confrontare i tassi: scarica gratuitamente il tuo preventivo da qui.
In conclusione, l’Euribor a 3 mesi è uno dei principali indicatori del mercato interbancario europeo, utilizzato come riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su prestiti e finanziamenti. Esso è influenzato da molteplici fattori, come le politiche monetarie della BCE, l’andamento dell’economia europea e globale, nonché le incertezze geopolitiche a livello internazionale.
Lo storico del tasso Euribor a 3 mesi ci fornisce informazioni utili per comprendere l’evoluzione di questo indicatore nel tempo e le possibili tendenze future. Attualmente, il tasso Euribor a 3 mesi è cresciuto con una notevole rapidità da inizio 2022.
Le previsioni sul tasso Euribor a 3 mesi sono influenzate da molteplici fattori e dipenderanno dall’evoluzione dell’economia europea e globale, dalle decisioni della BCE in materia di politiche monetarie e dallo scenario geopolitico internazionale.
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