Accollo mutuo cointestato in caso di separazione conviventi

Come trasferire l’onere del pagamento del mutuo cointestato ad una sola persona?

L’accollo del mutuo cointestato è una delle soluzione indicate se uno dei due intestatari ha deciso di ritirarsi dall’onere del pagamento, lasciando il debito residuo ad un solo convivente.

Disciplinato dall’art.1237 del Codice civile, l’accollo è senz’altro una forma di risparmio nell’acquisto di un immobile, poiché consente di bypassare i costosi passaggi burocratici che, invece, richiederebbe l’accensione di un mutuo ex novo. Non solo, ma come introdotto all’inizio, l’accollo è anche una delle strade percorribili quando si è deciso di accendere un mutuo cointestato e poi, per svariate ragioni, si necessita di ridurlo ad un unico intestatario. Dunque, compiendo un passo in avanti, in caso di separazione conviventi il mutuo cointestato può essere modificato? come funziona l’accollo in caso di mutuo cointestato tra due persone?

In questo articolo cercheremo di rispondere a diverse domande sull’accollo mutuo cointestato per separazione conviventi e, se steste pensando di accollarvi un mutuo, capire cosa significa e come ottenere un accollo liberatorio del mutuo cointestato.

Accollo mutuo cointestato: cosa significa?

Se l’accollo del mutuo è quell’operazione finanziaria che consente ad un acquirente di comprare una casa su cui grava un mutuo già acceso dall’intestatario originario, l’accollo del mutuo cointestato prevede che una delle due persone presenti nel contratto lascia all’altra l’onere del pagamento del debito residuo.

L’esempio più comune è il matrimonio, dove due persone che scelgono di condividere la vita insieme si cointestano il finanziamento. Se, ad esempio, dovessero scegliere di separarsi, una soluzione per non vendere l’immobile sarebbe accordarsi affinché uno si accolli da solo il debito.
Questo è un caso tipico, ma altrettanto frequente è anche la decisione di un genitore di cointestarsi il mutuo della casa del figlio, oppure una coppia di amici o coinquilini che decidono di compiere il grande passo e acquistare casa. Se le cose dovessero cambiare nel tempo, una soluzione per uscire dal mutuo cointestato per separazione conviventi è l’accollo. Ma come funziona in questo caso l’accollo del mutuo cointestato?  

Sostanzialmente, uno dei due conviventi acquista la quota dell’immobile dell’altro, pagando il relativo prezzo attraverso l’accollo della quota residua del debito e divenendo “accollante”.

Quando farlo e perché?

Sono diversi i casi in cui si potrebbe ricorrere all’accollo del mutuo: separazione coniugale, divorzio, interruzione di un rapporto di amicizia, o semplicemente perché uno dei due conviventi sente la necessità di acquistare una nuova casa. Il motivo per cui molte persone optano per l’accollo è che consente ad un intestatario di uscire dal contratto, senza costringere l’altro ad accendere un nuovo mutuo. 

Infatti, accendere un mutuo implicherebbe tempi di attesa e costi iniziali che, invece, l’accollo non prevede. Oltre ai costi notarili e di istruttoria, l’accollo del mutuo ha il vantaggio di mantenere il contratto di mutuo senza stravolgerlo. Ad esempio, se è stato firmato anni fa un mutuo a tassi vantaggiosi, con l’accollo del mutuo tutto ciò può essere mantenuto.

Attenzione, perché ovviamente è valida la regola inversa. Non è detto che il vecchio mutuo sia rimasto conveniente ma, anzi, potrebbe succedere che sia diventato svantaggioso nel tempo, e procedere con l’accollo non converrebbe più. Il consiglio è quello di confrontare il tuo mutuo con preventivi di surroga aggiornati: puoi vedere diverse offerte da qui e scaricare quanti preventivi vuoi gratuitamente. Il punto è che se e dovessi trovare offerte di mutuo interessanti altrove, converrebbe valutare una surroga verso una nuova banca (ma prima approfondisci l’argomento qui).

Altra annotazione riguarda la persona che si accolla il mutuo. Alla banca non interessa il vincolo che lega i conviventi cointestatari o la loro separazione: alla banca interessa avere delle garanzie. Pertanto, se la persona che si accolla il mutuo è un buon pagatore e presenta garanzie, la banca probabilmente concederà la liberatoria. La liberatoria del mutuo, come approfondiremo più avanti, è ciò che rende l’accollo del mutuo uno strumento svincolante: senza la liberatoria, la persona “uscente” resta comunque vincolata al pagamento.

Mutuo cointestato in caso di separazione dei conviventi

Il mutuo cointestato, in caso di separazione conviventi, potrebbe rappresentare un bel problema, dal momento che, molto probabilmente, la persona uscente vorrà andare avanti nel suo percorso comprando una nuova casa, mentre la persona che resta, di certo, non vorrà perdere quanto investito fin lì. Quando avviene la separazione dei conviventi in un mutuo cointestato si può pensare di:

  • vendere l’immobile;
  • pagare congiuntamente le rate del mutuo;
  • uscire dal mutuo cointestato.

Quest’ultimo caso è possibile, appunto, con l’accollo del mutuo, che consente ad uno dei conviventi di accollarsi interamente il finanziamento, previo accordo comune tra le due parti. In pratica, una persona acquisterebbe così la quota dell’abitazione che spetta all’altro, pagandola ratealmente attraverso l’accollo del debito bancario.

Per ottenere il consenso dell’accollo bisogna solamente recarsi da un notaio ed esprimerne la volontà durante l’atto notarile. Puoi ricorrere alla scrittura privata, ma dovrà sempre essere formalizzata dal notaio. Ad ogni modo, qualora si optasse per questa strada e si scegliesse di mantenere lo stesso istituto (dopo aver verificato che sia ancora vantaggiosa, confrontando i tassi da qui), si deve chiedere alla banca di cambiare gli intestatari del mutuo. 

La banca non può opporsi all’accollo; tuttavia è lei a scegliere se concedere l’accollo liberatorio del mutuo contestato. Ciò non è sempre possibile, ma in caso di separazione in un mutuo cointestato è altamente probabile. Ad ogni modo, se la liberatoria viene concessa, spetta al notaio scrivere agli atti che l’accollato è stato liberato dal contratto di mutuo.

Accollo liberatorio del mutuo cointestato

In un mutuo cointestato, la separazione conviventi apre, oltre al problema dell’accollo, anche il problema della liberatoria del mutuo. Infatti, l’uscita di scena dal contratto dei uno dei conviventi non è detto sia definitiva, e a sceglierlo è solamente la banca.

Quando si presenta la richiesta di accollo del mutuo, la banca sceglie se concedere un accollo liberatorio o un accollo cumulativo. Nel primo caso, significa che la persona che esce dal contratto è totalmente svincolata dall’obbligo di pagamento; nel secondo caso, invece, essa resta vincolata come garanzia del mutuo e qualora il convivente che resta, ossia l’accollante, non dovesse pagare le rate, la persona uscente sarebbe obbligata al pagamento. Chiaramente, l’obiettivo è sempre quello di ottenere un accollo liberatorio del mutuo cointestato, ma come riuscirci?

Sostanzialmente, la banca concede la liberatoria dal mutuo se l’accollante risulta solvente. Pertanto, se il convivente accollante è una garanzia sufficiente, la banca libera il convivente accollato. Ottenere la liberatoria non è così scontato, ma in casi come divorzi o separazione dei conviventi in un mutuo cointestato, è quasi prassi concederla.


Il nostro approfondimento sull’accollo mutuo cointestato in caso di separazione dei conviventi termina qui, sperando sia stato utile ai fini della vostra ricerca. L’accollo del mutuo è quello strumento consente di svincolare un convivente dal contratto di mutuo firmato anni fa in comunione e che oggi, invece, necessita di essere portato avanti da uno solo.
In caso di una separazione conviventi in un mutuo cointestato, l’accollo è indicato se si vuole mantenere la casa senza venderla e se quel contratto ha dei tassi ancora vantaggiosi. In fondo, richiedere l’accollo è molto semplice: basta presentarsi dal notaio ed esprimere entrambi la volontà di accollare il mutuo, e la banca non potrà opporsi. Ricorda però di verificare che quei tassi d’interesse non siano troppo alti, prima di procedere con l’accollo. Per capire se conviene l’accollo o la surroga, scarica dei preventivi gratuita e confronta tu stesso i tassi d’interesse (puoi farlo gratis da qui).

Noi di Simulatori Mutuo vi salutiamo qui, invitandovi a scriverci per qualsiasi dubbio o curiosità. In alternativa, potete sempre lasciare un commento sotto l’articolo per condividere con noi e i nuovi utenti la propria esperienza personale con l’accollo mutuo cointestato in caso di separazione conviventi. A presto!

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