Mutuo consolidamento debiti più liquidità: requisiti e richiesta
Cosa occorre per accedere al mutuo di consolidamento debiti più liquidità?
Poniamo il caso: una coppia ha un mutuo per acquistare una prima casa. Nel corso del tempo, a questo si aggiunge un prestito per frequentare dei corsi di formazione personale di uno dei due. Ottenuto un nuovo lavoro, anche il rinnovo dell’auto e l’acquisto di un pc sono effettuati a rate. Con l’aumento dei tassi di interesse, la somma dei pagamenti mensili potrebbe rivelarsi insostenibile. Come fare? In questi casi, prima di ritrovarsi a non riuscire a ripagare i debiti contratti, potrebbe essere opportuno optare per un mutuo di consolidamento, a cui aggiungere la richiesta di una somma ulteriore per motivi di liquidità: un mutuo consolidamento debiti più liquidità. Vediamo cos’è e come funziona.
Mutuo consolidamento debiti più liquidità: cos’è e come funziona
Il mutuo di consolidamento è un tipo finanziamento inteso ad attenuare gli effetti del sovraindebitamento. Con un mutuo di consolidamento è possibile rimodulare il piano di ammortamento di uno o più debiti in essere con un unico finanziamento. Il meccanismo di base è alquanto semplice: le rate mensili sono sostituite da un’unica rata di importo inferiore, con un piano di ammortamento più lungo nel tempo. La logica di fondo è quella di riportare il pagamento mensile a una percentuale sostenibile del reddito disponibile.
Oltre all’accorpamento dei debiti pregressi, il mutuo consolidamento può anche prevedere un accredito per la liquidità del richiedente. La motivazione è presto detta: la condizione di sovraindebitamento potrebbe aver messo il debitore in condizione di esaurire tutta la liquidità di cui disponeva per cercare di sostenere l’onere delle rate mensili, col risultato di intaccare la propria capacità di spesa per gli acquisti correnti o le piccole spese sanitarie o personali. Un mutuo di consolidamento debiti più liquidità permette, da un lato di accorpare le uscite mensili in un’unica rata, dall’altro, di disporre di somme liquide per le necessità correnti.
Dunque, un mutuo di consolidamento più liquidità è l’unione di due tipi di mutui distinti: il mutuo di consolidamento, a cui abbiamo accennato e di cui tratteremo meglio di seguito, e il mutuo di liquidità.
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Mutuo consolidamento debiti e mutuo liquidità: differenze
Il mutuo di liquidità è un tipo di finanziamento volto a ottenere della liquidità aggiuntiva. Il richiedente non è tenuto a specificare l’uso che intende fare delle somme ricevute. In questo, il mutuo liquidità è analogo a un prestito personale: il finanziamento può essere utilizzato per l’acquisto di un automezzo, per il pagamento di spese sanitarie o di formazione, ecc.
La principale differenza tra un mutuo di liquidità e un prestito personale risiede nella garanzia immobiliare prestata dal richiedente: anche per mutuo di liquidità, come per le altre categorie di mutuo, è necessaria l’iscrizione dell’ipoteca su un immobile di proprietà del richiedente. Questo permette di ottenere cifre più consistenti rispetto a un prestito personale. Va tuttavia osservato che, rispetto al valore dell’immobile su cui grava l’ipoteca, l’importo di un mutuo liquidità è inferiore rispetto a quello ottenuto con un mutuo ipotecario o con un mutuo fondiario. Se per questi ultimi due mutui, il valore massimo erogabile si aggira attorno all’80 percento del valore dell’immobile (Loan-to-Vale 80 percento), nel caso di un mutuo di liquidità, questo valore difficilmente supera il 70 percento. La motivazione è presto detta: l’acquisto di un immobile come prima casa, nel caso del mutuo fondiario, o per altra destinazione, nel caso del mutuo ipotecario, costituiscono un’operazione a minor rischio di inadempimento rispetto a un mutuo di liquidità, i cui effettivi impieghi potrebbero non essere noti all’istituto di credito erogante. Questa maggiore incertezza si rivela anche nei maggiori tassi applicati al mutuo di liquidità.
Il mutuo di consolidamento ha delle analogie con il mutuo di liquidità: anche questo non è finalizzato all’acquisto di un immobile ma ha lo scopo di ottenere dei fondi per un uso alternativo. La differenza principale tra i due tipi di finanziamento è che, mentre un mutuo di liquidità può essere il primo e l’unico finanziamento richiesto, il mutuo di consolidamento presuppone uno o più debiti preesistenti da ristrutturare. Questi possono essere generati da finanziamenti quali prestiti personali, mutui ipotecari o fondiari, credito al consumo o cessioni del quinto.
Mutuo consolidamento debiti più liquidità: vantaggi e svantaggi
Un mutuo consolidamento più liquidità può offrire alcuni vantaggi interessanti e altri svantaggi da considerare, che possono essere riassunti in questo modo:
- tassi inferiori rispetto ai prestiti personali
- un unico rapporto, con semplificazione di documenti e procedure
- tempi di rientro più lunghi rispetto a un prestito personale
In primo luogo, bisogna considerare la tipologia di finanziamento di cui stiamo parlando. Un mutuo, quale che sia la sua finalità, ha tassi di interesse inferiori a quello di un prestito personale, per due distinti motivi: in primo luogo, la maggiore durata del piano di ammortamento rispetto a un prestito personale, comporta l’applicazione di un tasso di interesse annuo inferiore. Anche in un contesto di tassi di interesse crescenti, i mutui di sostituzione sul mercato applicano tassi nell’intervallo compreso tra il 3,5 percento e il 6 percento, a fronte di tassi per i prestiti personali che si aggirano tra l’8 e il 10 percento. Ben inteso, la comparazione rimane molto empirica, in quanto i due finanziamenti hanno durate alquanto diverse, con i mutui consolidamento e liquidità che si possono estendere anche oltre i trent’anni, laddove i prestiti personali non superano i dieci anni. Anche gli importi massimi possono essere alquanto diversi, con i mutui di consolidamento che possono arrivare al 70 percento dell’immobile posto a garanzia ipotecaria, a fronte di un massimo di 100/120 mila euro per un prestito personale; limite per altro molto inferiore, nel caso di un prestito liquidità.
Un secondo vantaggio è costituito dalla semplificazione di burocrazia, procedure e scadenze, che comportano una gestione documentale molto più facile per il debitore: un unico contratto di finanziamento permette di avere un unico referente, un unico recapito a cui inviare la corrispondenza, un unico conto verso cui effettuare i versamenti, ecc. Una semplificazione non trascurabile è quella di avere a che fare con un’unica scadenza mensile: in situazioni di sovraindebitamento, dover tenere conto di troppe duplicazioni potrebbe comportare qualche errore nell’adempimento dei propri doveri contrattuali, con conseguenze anche gravi per il debitore.
Per quanto concerne gli svantaggi di un mutuo di consolidamento, possiamo citare un minore loan-to-value rispetto ai mutui ipotecari o fondiari: l’importo erogato non supera il 70 percento del valore dell’immobile, a fronte dell’80 percento negli ultimi due casi. Per un immobile da 200 mila euro, questa differenza può arrivare a 20 mila euro in meno di finanziamento.
Mutuo consolidamento più liquidità: requisiti e richiesta
Per ottenere un mutuo di consolidamento più liquidità è necessario possedere alcuni requisiti. Posto che questo tipo di finanziamento presuppone uno o più debiti pregressi, il richiedente deve dimostrare alcune caratteristiche essenziali.
Innanzitutto, è imprescindibile disporre di un reddito adeguato, che permetta di sopportare il peso di una rata mensile del piano di ammortamento. Consolidare più debiti avrebbe poco senso se comunque non fosse possibile onorare il pagamento periodico della rata, ancorché ridotta nell’importo e allungata nel tempo. In questi casi, l’insolvenza del debitore sarebbe tale da non offrire sufficienti garanzie per l’istituto di credito.
In secondo luogo, il richiedente deve possedere un immobile di proprietà su cui apporre l’ipoteca. Il mutuo di consolidamento resta un mutuo, in quanto a tipologia di finanziamento: l’ipoteca su un’immobile è una condizione necessaria per l’erogazione dei fondi richiesti. Ben inteso, l’immobile potrebbe anche non essere di proprietà del richiedente ma di un soggetto terzo, come un parente che accettasse di garantire in questo modo per lo stesso.
In ultimo, è un requisito essenziale quello di non essere segnalati nel Registro dei Cattivi Pagatori presso la Crif o la Centrale Rischi della Banca d’Italia (leggi l’approfondimento: mutuo consolidamento debiti per cattivi pagatori). Nel primo, sono registrati quei debitori che hanno effettuato versamenti parziali, in ritardo o non li hanno effettuati del tutto, ottenendo un voto negativo sul merito del credito finale che lo segnala come cattivo pagatore. Nel secondo, sono segnati quei debitori le cui sofferenze bancarie indicano che non sono in grado di ripagare i debiti contratti con il patrimonio da loro posseduto.
Quest’ultimo requisito è di facile comprensione: non sarebbe utile concedere un nuovo finanziamento a chi non avrebbe modo di ripagarlo o ha mostrato di non essere in grado di rispettare gli impegni presi. La considerazione che se ne può trarre, per chi si trovasse con più debiti a cui fatica far fronte, è quella di agire per tempo, valutando l’opportunità di un mutuo di consolidamento più liquidità ben prima che avvengano i ritardi sui pagamenti delle rate dovute e che questo porti alla qualifica di Cattivo Pagatore.
Oltre a questi requisiti, l’istituto di credito può richiedere che un terzo fidejussore garantisca per il richiedente.
Può darsi il caso che l’istituto di credito esiga di occuparsi direttamente dell’estinzione dei debiti per i quali è richiesto il mutuo di sostituzione. Questo per tutelarsi contro possibili inadempienze o malafede del richiedente. In questi casi, il richiedente avrà l’onere di presentare al notaio il calcolo dei debiti pregressi, considerando anche la loro eventuale progressione, in modo da avere un’indicazione il più precisa possibile. L’istituto di credito provvederà allora a liquidare i precedenti creditori.
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