Creditore chirografario: cos’è? Definizione e spiegazione

Tutto quello da sapere sui creditori chirografari

Per spiegare cosa sono i creditori chirografari partiamo dal debito. Un debitore che non riesca a far fronte ai propri impegni mette i creditori in condizione di dover tutelare il credito concesso. Questo può rivelarsi un obiettivo complesso da attuare a seconda che il debitore sia una persona fisica o una persona giuridica o quando siano presenti più creditori. 

In linea di massima, il primo problema da affrontare è se il patrimonio del debitore sia sufficiente per le richieste di tutti i creditori. Per questo motivo è molto importante comprendere l’ordine con cui questi creditori possono essere soddisfatti in quanto è possibile che alcuni di questi crediti possano non essere ripagati interamente. 

In questo articolo ci concentreremo sui creditori chirografari, ovvero quei creditori che non beneficiano di alcuna forma di garanzia sul credito vantato: in caso di insolvenza del debitore, questi non hanno un privilegio di pagamento sui beni del debitore. Ciò significa che, in caso di fallimento o altre procedure concorsuali, i creditori chirografari verranno eventualmente pagati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori privilegiati.

Chi è il creditore chirografario: significato

Il creditore chirografario è un soggetto che ha un credito verso un debitore, ma che non ha diritto a un privilegio di pagamento sui beni del debitore in caso di insolvenza. Il suo credito è tutelato soltanto dalla promessa di pagamento del debitore stesso, senza il supporto di alcuna garanzia reale o personale sulle proprietà del debitore. Questo lo differenzia dai creditori privilegiati, come ad esempio i creditori ipotecari o i creditori pignoratizi, che hanno un privilegio di pagamento su beni specifici del debitore. L’etimologia della parola richiama appunto un patto basato non su garanzie reali quanto piuttosto un documento firmato dal debitore: dal latino chirographum, “manoscritto”.

La distinzione tra creditori chirografari e creditori privilegiati è rilevante per definire l’ordine con cui questi possono essere soddisfatti. In generale, vale la così detta par condicio creditorum, che determina lo stesso ordine di preferenza tra i creditori, a meno che alcuni di questi non vantino un qualche privilegio, come stabilito dall’Articolo 2741 del Codice civile, per il quale “I creditori hanno eguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, salve le cause legittime di prelazione. Sono cause legittime di prelazione i privilegi, il pegno e le ipoteche.”

Si può comprendere perché i creditori chirografari siano spesso considerati il gruppo di creditori più rischioso, in quanto, in caso di insolvenza del debitore, sono l’ultimo gruppo ad essere soddisfatto. È importante notare che, nonostante il loro basso grado di priorità nel pagamento, i creditori chirografari hanno comunque il diritto di partecipare alle procedure concorsuali e di chiedere il pagamento del proprio credito, in base alle regole specifiche stabilite dalla legge.

Creditori chirografari: esempio e caratteristiche

Come abbiamo visto nella sezione precedente, i creditori chirografari non hanno un diritto di prelazione sui beni del debitore in caso di insolvenza. Ciò significa che il loro credito non è garantito da alcuna garanzia reale, ma solo dalla promessa di pagamento del debitore.

Durante le procedure concorsuali, questi possono chiedere il pagamento del proprio credito, ma solitamente in un momento successivo rispetto ai creditori privilegiati. Nello specifico, l’ordine di prelazione per la distribuzione dell’attivo, in caso di liquidazione, è il seguente:

  • creditori privilegiati
  • creditori chirografari
  • creditori subordinati

fanno parte dei creditori privilegiati, quei creditori che beneficiano di un pegno, di un’ipoteca o di un privilegio. Il pegno è la garanzia su un bene mobile, che il debitore consegna al creditore a tutela del debito contratto: in caso di inadempienza, il creditore ha il diritto di trattenere il bene, incamerare i proventi che genera ed avere una prelazione in caso di vendita del bene stesso. L’ipoteca attribuisce al creditore il diritto di esproprio di un bene immobile sul quale sia stata iscritta. Il privilegio invece è una qualità di alcuni tipi di crediti, come i compensi per le attività di lavoro subordinato o autonomo, i ricavi dei coltivatori diretti, degli artigiani o delle cooperative, i contributi previdenziali e i tributi diretti o le spese indispensabili quali quelle per l’alimentazione o le cure mediche. 

Dunque, in caso di patrimonio insufficiente, i creditori chirografari sono collocati in seconda posizione nell’ordine di prelazione, prima dei creditori subordinati, come ad esempio i finanziamenti dei soci. 

I creditori chirografari non hanno il diritto di procedere direttamente all’espropriazione dei beni del debitore, sui quali non vantano alcuna garanzia diretta, se non dopo la dichiarazione di fallimento. Ciò significa che i creditori chirografari non possono agire in maniera autonoma per recuperare il proprio credito, ma devono partecipare alle procedure concorsuali o affidare la gestione del credito a professionisti del settore. È importante che il creditore chirografario intervenga all’inizio dell’udienza con cui il giudice autorizza la vendita dei beni pignorati per non subire la postergazione del credito e perdere il suo ordine in graduatoria (Cass. 18 gennaio 2012, n. 689).

In generale, i creditori chirografari sono soggetti che assumono un maggiore rischio di credito rispetto ad altri creditori, come i creditori privilegiati. Tuttavia, il fatto che essi non siano garantiti da alcuna garanzia reale non significa che non possano ottenere il pagamento del proprio credito, anche se ciò potrebbe richiedere del tempo e l’attivazione di procedure concorsuali.

Chirografari creditori e mutui

I mutui chirografari sono un tipo di finanziamento che prevede l’erogazione di una somma di denaro da parte della banca o dell’istituto finanziario senza richiedere alcuna garanzia reale, come ad esempio l’ipoteca sull’immobile. Un istituto di credito potrebbe proporre questa forma di finanziamento quando l’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile oggetto del mutuo non fosse possibile o poco conveniente in caso di esecuzione dell’esproprio.

La peculiarità di questo tipo di finanziamento è che il creditore chirografario, in caso di insolvenza del debitore, non avrà la priorità rispetto ad altri creditori che hanno a disposizione garanzie reali. 

I mutui chirografari possono essere una scelta conveniente per coloro che non sono in grado di fornire garanzie reali, ma hanno comunque una situazione finanziaria solida e una buona capacità di rimborso. La mancanza di una garanzia reale comporta tuttavia che i tassi di interesse siano più elevati rispetto ad altre forme di finanziamento. 

Per valutare se un mutuo chirografario sia la soluzione giusta, è importante effettuare una valutazione accurata della propria situazione finanziaria e confrontare questa soluzione con le altre forme di finanziamento sul mercato: puoi farlo gratuitamente da qui.

Creditori chirografari e privilegi: quali tipi di procedure concorsuali

In caso di fallimento o di altre procedure concorsuali, i creditori chirografari occupano uno degli ultimi posti nella graduatoria dei crediti da soddisfare. È importante distinguere i casi in base ai diversi tipi di debitori e di procedure concorsuali per avere chiaro l’ordine e la posizione dei creditori chirografari. Le principali procedure concorsuali possono essere così riassunte:

  • il fallimento
  • il concordato preventivo
  • la liquidazione coatta amministrativa
  • l’amministrazione straordinaria
  • l’amministrazione straordinaria speciale.

Fallimento

In caso di fallimento di un debitore, i creditori chirografari si trovano in una posizione di svantaggio, in quanto possono essere soddisfatti solo dopo che i creditori privilegiati hanno ricevuto il pagamento completo o parziale dei loro crediti. L’ordine di soddisfazione dei crediti può cambiare a seconda di chi sia il soggetto che fallisce. 

Nel caso di fallimento di una persona fisica, i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i creditori privilegiati e solo se rimane un residuo patrimoniale. Inoltre, i crediti chirografari sono soggetti alla procedura di ammissione al passivo, che stabilisce l’ammissibilità del credito e la sua quantificazione.

Nel caso di fallimento di una persona giuridica, come una S.p.A. o una S.r.l., i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i prededucibili, i creditori privilegiati e i creditori chirografari privilegiati, ma prima dei soci e dei titolari di partecipazioni sociali. Anche in questo caso, i crediti chirografari sono soggetti alla procedura di ammissione al passivo.

Concordato preventivo

Il concordato preventivo è una procedura che permette alla società di evitare il fallimento, mediante un accordo tra il debitore e i creditori. In questa procedura, i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i creditori privilegiati e solo se il piano di concordato prevede una soddisfazione dei loro crediti.

Liquidazione coatta amministrativa

La liquidazione coatta amministrativa è una procedura che può essere avviata nei confronti di imprese che svolgono attività di pubblico interesse, come ad esempio le banche, gli intermediari finanziari, le compagnie di assicurazione e che serve per evitarne il fallimento. In questa procedura, i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i prededucibili e i creditori privilegiati.

Amministrazione straordinaria delle grandi imprese

L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese è una procedura concorsuale che può essere avviata nei confronti di imprese di grandi dimensioni che svolgono attività di rilevanza economica e sociale. In questa procedura, i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i prededucibili e i creditori privilegiati.

Amministrazione straordinaria speciale

L’amministrazione straordinaria speciale è una procedura concorsuale che può essere avviata nei confronti di alcune tipologie di imprese, come ad esempio quelle che svolgono servizi pubblici essenziali. Anche in questa procedura, i creditori chirografari sono soddisfatti solo dopo i prededucibili e i creditori privilegiati.


In conclusione, i creditori chirografari sono coloro che, in caso di insolvenza del debitore, hanno diritto a un rimborso solo dopo che i titolari di crediti prededucibili o privilegiati sono stati soddisfatti ma prima dei crediti subordinati. Questi creditori sono soggetti a maggiori rischi rispetto ai creditori privilegiati, ma hanno comunque il diritto di partecipare alla procedura concorsuale e di ricevere il rimborso dei loro crediti. È importante distinguere i casi per i diversi tipi di debitori e di procedure concorsuali, al fine di comprendere meglio come agiscono i creditori chirografari in situazioni specifiche.

Per quanto concerne i finanziamenti, i mutui chirografari possono essere una soluzione quando il debitore non possa offrire un bene immobile in garanzia o quando il creditore consideri questa di scarso valore. Questi finanziamenti scontano tuttavia tassi di interesse maggiori, a causa del maggior rischio percepito per il creditore

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