Costi notaio per mutuo: quanto pagare?

Scopriamo insieme quanto bisogna pagare il notaio per il nostro muuto e come calcolare le spese

Arriva un certo punto della vita in cui comprare casa non è più solo immaginazione, ma un fatto concreto. Agenzie, appartamenti, visite, calcoli: il programma della giornata diventa fitto con tutte le cose a cui bisogna badare quando si acquista una casa. E se a queste cose ci stai già pensando tu, ci pensiamo noi a ricordarti dei costi del notaio sul mutuo.

Prendere carta e penna e iniziare a preventivare quelli che saranno i costi notaio mutuo non è esagerazione, ma è parte del lavoro che conviene portarsi avanti fin da subito. Infatti, per chi non lo sapesse, il mutuo implica una complessa rete di relazioni burocratiche nella quale rientra anche la figura del notaio. Ma quanto costa?

Certo, difficile da generalizzare dal momento che ogni notaio è un professionista col proprio tariffario. Tuttavia abbiamo pensato ad un articolo completo che possa rispondere a tutte le tue domande sul costo del notaio per il mutuo, partendo innanzitutto da quelle che sono le imposte statali uguali per tutti (più o meno). Pertanto, quanto bisogna pagare il notaio per far firmare il mutuo? Scopriamolo insieme.

Tipologia di spese notarili per mutuo

Il notaio è fondamentale nella compravendita immobiliare e obbligatorio per legge. Infatti, è la sua firma a conferire valore giuridico al passaggio di proprietà del tuo immobile, certificando chi è il venditore, chi è l’acquirente e, soprattutto, che l’immobile da te scelto non abbia nessuna ipoteca.
Probabilmente lo avrai sentito dire spesso; in fondo è abbastanza famosa la “firma del notaio”, che detta così sembra quasi una sorta di benedizione giuridica. In realtà, le spese notarili non riguardano soltanto la firma del professionista sull’atto di compravendita; ecco un elenco di cosa pagheresti al notaio per il mutuo.

Imposte statali

Quando si acquista una casa, come prima cosa è necessario pagare una tassa allo Stato. Tuttavia, la legge stabilisce che sia il notaio colui che riscuote le imposte dall’acquirente. Infatti, una volta ricevuto il pagamento, il professionista si dirige verso le casse dello Stato e riversa le imposte. Quali sono queste imposte?

IMPOSTE PRIMA CASA

  • Imposta di registro (2%)
  • Imposta catastale (50 euro)
  • Imposta ipotecaria (50 euro)
  • (+ Imposta da bollo)

se l’acquirente non acquista da privato bensì da impresa costruttrice:

  • IVA (4%)
  • Imposta di registro (200 euro)
  • Imposta catastale (200 euro)
  • Imposta ipotecaria (200 euro)

IMPOSTE SECONDA CASA

  • Imposta di registro (9%)
  • Imposta catastale (50 euro)
  • Imposta ipotecaria (50 euro)

e, anche qui, se si acquista da impresa soggetta a regime IVA le imposte diventerebbero:

  • IVA (10%)
  • Imposta di registro (200 euro)
  • Imposta catastale (200 euro)
  • Imposta ipotecaria (200 euro)

Atto di mutuo

Quando si richiede un mutuo per comprare casa, allora è necessario che il notaio rediga l’atto di mutuo. Questo documento è essenziale per accendere il finanziamento, poiché la firma notarile conferisce valore legale al mutuo e garantisce diritti e doveri della compravendita.

Parcella notarile

Infine, c’è da considerare la provvigione per il professionista. Ogni notaio ha la propria tariffa commisurata sia alla propria carriera, sia alla tipologia di immobile per cui si va ad accendere il finanziamento, a cui va aggiunta un’IVA al 22%.

Quanto costa ogni spesa?

Dunque, facendo una summa di quanto elencato qui sopra, possiamo dire che il costo di ogni spesa è determinato:

  • Dalle imposte da versare all’Agenzia delle Entrate
  • Dall’atto di mutuo
  • Dall’onorario del notaio + IVA al 22%

Proviamo a trarne un calcolo. Nel caso in cui si acquistasse da un privato, le imposte corrisponderebbero al 2% (9% se seconda casa) del prezzo dell’immobile (vedi nel prossimo paragrafo come si calcola) che è minimo di 1000 euro + 100 euro di tassa ipotecaria e catastale. Diversamente, se si acquista da impresa allora sarà necessario pagare 600 euro di imposte + IVA al 4% (10% se seconda casa).

Invece, per quanto riguarda la spesa notarile, avremo il costo dell’atto di mutuo (tra 1.200-3.500 euro) + parcella (tra 1.200 – 1.800).

Costi notaio per mutuo: come calcolarli conoscendo la rendita catastale

Un calcolo utile per conoscere i costi del notaio è quello della rendita catastale. Per chi non lo sapesse, l’imposta di registro è una tassa indiretta per la registrazione di un atto che può così ottenere garanzia giuridica. Ecco che, dal momento che ogni immobile deve essere iscritto al Registro Immobili presso l’Agenzia delle Entrate, ne consegue un’imposta all’acquirente. Abbiamo già detto che se si acquista una prima casa allora l’aliquota sarà pari al 2% (4% se IVA), mentre se riguarda una seconda casa al 9% (10% se IVA). Ma in percentuale di che cosa? del valore di mercato o del valore catastale dell’immobile. 

Il “valore di mercato” di un dato immobile è stabilito dalla formula: superficie commerciale X la quotazione al metro quadro X il coefficiente di merito. Spesso definito anche “valore normale”, si tratta di un punto di riferimento in ambito di trattative e stime immobiliari, proprio perché basata su dati ufficiali rilasciati dall’Agenzia delle Entrate. Pertanto, il suo scopo è quello di fissare il prezzo di vendita di un bene. Se vuoi leggere un approfondimento in merito alle quotazioni immobiliari, dai un’occhiata qui.

Invece, il “valore catastale” è un valore utile a fini fiscali perché determina le imposte, e si ottiene moltiplicando la rendita catastale del fabbricato per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale; in formula: rendita catastale X coefficiente. Per legge, l’imposta minima è di mille euro; pertanto, anche se il valore dovesse risultare 900 euro, si andrebbero a pagare comunque 1000 euro. Ad ogni modo, i coefficienti stabiliti per legge sono:

  • Fabbricati abitativi con agevolazione prima casa: 115,5
  • Fabbricati appartenenti alle categorie catastali A e C (sono escluse le categorie A/10 e C/1): 126
  • Fabbricati in categoria catastale B: 176,4
  • Fabbricati in categoria catastale A/10 (uffici) e gruppo D:  63
  • Fabbricati in categoria catastale C/1 (negozio botteghe) e gruppo E: 42,84
  • Terreni agricoli: 112,5

ESEMPIO se si acquista una prima casa dal valore di 150.000 euro da un soggetto privato, con rendita catastale di 500 euro, avremmo: imposta di registro pari al 2% del valore catastale (rendita catastale x 115,5) => 2% (500 x 115,5) => 2% di 57.750 =  1155.00 euro. 

Dunque, stando all’esempio, quanto pagheremmo al notaio? Sommando l’imposta di registro, alle altre imposte ipotecaria e catastale in misura fissa, avremmo una spesa di imposte pari a: 1155 + 50 + 50 = 1255 euro di imposte a cui andrebbero a sommarsi atto di mutuo e parcella notarile.

Vien da sé chiedersi: che differenza c’è tra valore di mercato e valore catastale? Sostanzialmente, questa domanda sorge di fronte ad un problema piuttosto generalizzato quando si firma un atto di compravendita, ovvero quello per cui spesso negli atti si dichiara un prezzo inferiore a quello pattuito e sui cui verranno calcolate le imposte in percentuale al prezzo dichiarato. Per questa ragione, spesso l’immobile viene calcolato sul prezzo-valore, che consente di calcolare la base imponibile sul valore catastale dell’immobile. Utilizzando il prezzo-valore si evita l’indicazione nell’atto di vendita di un prezzo inferiore rispetto a quello versato (per pagare minor tasse). Dunque, l’acquirente può richiedere la determinazione della base imponibile sulla rendita catastale sfruttando il prezzo-valore, a prescindere dal prezzo dell’immobile concordato. Tuttavia, ciò è possibile solo consultando il notaio e in specifiche situazioni.

Iva e detrazione fiscale 730 per i costi del notaio su mutuo

A proposito di costi notarile, è bene sapere che esistono delle agevolazioni fiscali introdotte dalla Legge Stabilità. Infatti, sono previste le ben note imposte ridotte per chi acquista la prima casa, ossia:

  • Imposta di registro al 2% anziché 9%
  • Imposta ipotecaria e imposta catastale fisse a 50 euro
  • Iva al 4% anziché al 10%, per chi acquista da impresa costruttrice

Ma un’altra buona notizia è che i costi del notaio sul mutuo per l’acquisto della prima casa possono essere detratte nel 730 in misura del 19%. Ma cosa è detraibile e cosa no? Stando alle normative, le spese per la stipula del mutuo possono beneficiare della detrazione e vanno indicate nel quadro E del 730, mentre il compenso del notaio non è scaricabile.


Termina qui il nostro approfondimento sui costi notaio mutuo, sperando di avervi fornito numeri indicativi per comprendere quali saranno le spese che effettuerete andando da un notaio per formalizzare il vostro mutuo.
Certo, le spese sono onerose ma questo non vi deve spaventare. Con un po’ di pazienza, come abbiamo visto, è possibile calcolare in autonomia conoscendo il valore della rendita catastale, così da preventivare il tutto in maniera più vicina possibile a quelli che saranno i reali costi che andrete a spendere. Da ultimo, ma non meno importante, è possibile richiedere agevolazioni fiscali e detrazioni per le spese notarili per chi acquista la prima casa.

Noi di Simulatori Mutuo auguriamo un in bocca al lupo a tutti i futuri acquirenti, e ribadiamo l’invito a scriverci per ogni dubbio o curiosità sui costi notaio mutuo e, qualora aveste un’esperienza in materia, non esitate a condividerla con noi con un commento sotto l’articolo. A presto!

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